XV legislatura – Tornata del 9 febbraio 1884
parlano i deputati Billi, Minghetti, ed il relatore Mazza — I deputati De Saint-Bon, Indelli e Demaria svolgono proposte tendenti ad approvare l'opera
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Il Ministero, ossequente alle tradizioni ed alle consuetudini parlamentari, trattandosi oggi di una questione che riguarda una delle più essenziali
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Crispi. Mi preme di fare una semplice osservazione. Giusta l'articolo 37 del regolamento, la questione sospensiva, (ed è una questione sospensiva
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impedirebbe che la sua proposta fosse a suo tempo posta a partito ed approvata.
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lui vedova si querelò per la punizione del colpevole: l'alta Corte di giustizia è convocata, ed essa si arresta ai primi passi e dichiara con apposita
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, come vi dimostrerò, non costituisce un reato. La mia opinione era ed è, che si respingesse la domanda del procuratore regio.
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Nel Codice francese si parla di magistrati dell'ordine giudiziario ed amministrativo, mentre nel nostro si parla di ufficiali, ma il mutamento di
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circondare il Parlamento di tutto il rispetto necessario, ed anche di quella tutela, la quale vuolsi ed è necessaria alle istituzioni perchè esse non corrano
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La Camera, accettando questi principii e queste mie conclusioni, sono convinto che onorerà sè stessa ed avrà il plauso del paese.
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Non si tratta, signori, ed io non ve lo proporrei, di abusare delle prerogative parlamentari in questa occasione. E poi, non siamo forse noi i
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«La polizia della Camera spetta a se stessa, ed è esercitata in suo nome dal presidente, che dà alla guardia di servizio gli ordini necessari.»
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Billia. Ed il Behrend vice-presidente, interpreto dei voti della maggioranza di 315 contro 40, al principe di Bismark nella seduta elei 26 febbraio
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deliberazione che implicasse una soverchia ed indebita estensione dei privilegi e delle prerogative nostre.
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in nessun'epoca la Camera dei comuni si dimostrò meno indipendente e più corrotta se non all'epoca in cui abusò ed estese oltre misura le prerogative
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Nel 30 maggio 1865 un altro memorabile attrito avvenne alla Dieta di Berlino fra il principe di Bismark ed il signor di Wirchow. Si erano negati i
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deputati, i ministri ed i commissari del Re.
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quest'articolo si applica unicamente al caso in cui ci sia seduta e non al caso in cui si tratta di fatti estranei a questo recinto ed alla convocazione
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ed hanno bisogno d'i domandare il permesso per far ciò che qui si vorrebbe concederò facilmente, senza nemmeno dichiarare necessario il permesso del
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autorizzazione; ma non doveva il procuratore del Re e la Commissione confondere ed unire insieme la domanda del procedimento con la domanda di fare le
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(ed accenna quello dei ministri),
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, allora quando il capo dello Stato, rivolge la sua parola ai rappresentanti della nazione; ed hanno veduto allora che la polizia della Camera non è più
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prevedere i casi speciali; gli statuti ed i regolamenti contengono soltanto i principi, alla luce dei quali i casi speciali si sogliono regolare.
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Ed oggi, in questo momento, o signori, voi non discutete la istanza del procuratore del Re, disingannatevi, voi discutete l'opera del vostro
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«Ed è perciò — così egli si esprime — che, avocati gli atti appena iniziati dal magistrato istruente, mi rivolgo fin da ora all'Eccellenza Vostra
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Ed è questa: «La Camera, approvando pienamente l'operato del suo presidente, dichiara di non trovare luogo a deliberare sull' istanza del procuratore
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presidente. Ma scusi, onorevole Mazza, la sua dichiarazione chiara ed esplicita ella l'ha già fatta, e la Camera ne prenderà atto; ora io non posso
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Io credo che la Camera intenderà facilmente le ragioni di convenienza per le quali l'ufficio di Presidenza, ed il suo illustre presidente non
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L'onorevole Nocito, ed anche l'onorevole Vastarini, hanno trovato assai irregolare, nella forma, la domanda che il procuratore del Re indirizzava al
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relatore, come è nelle consuetudini della Camera; ed io possa, come ho già avvertito, fare alcune dichiarazioni in nome dell'ufficio di presidenza.
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nella discussione, ciò che da questo seggio non mi è permesso. Ma ciò nonostante mi piace rammentare il vecchio proverbio: la parola è d'argento ed il
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Presidenza i fatti che erano venuti a sua conoscenza, chiese se e quali provvedimenti nel momento ed in avvenire potessero prendersi dal presidente della
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La questione non è dunque soltanto personale, ma è anche una questione locale; ed è qui dove s'invoca l'articolo 96 del nostro regolamento, il quale
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Qui mi resta un ultimo punto a trattare, ed è la forma colla quale la domanda d'inquirere è
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caratteri di reato, il presidente avesse il diritto di denunziarlo all'autorità giudiziaria. E questo diritto a me pare incontestato ed incontestabile. Ma
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Ed ora, o signori, permettetemi un'ultima osservazione. L'onorevole Crispi ha detto che bisogna saper resistere anche all'opinione pubblica, quando
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Vastarini-Cresi. Io, onorevole presidente, non mi sarei permesso di attribuire al presidente ed al Consiglio di presidenza questo giudizio. Io non ho
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«Ogni autorità ed ogni ufficiale pubblico che nell'esercizio delle sue funzioni acquisterà notizie di un crimine o di un delitto di azione pubblica
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risposta, ed è noto che chi si arrabbia non ha ragione.
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Or bene, o signori, può darsi che il procuratore generale del Re non abbia adempiuto ad un suo debito, ed egli risponderà di questa infrazione ai
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De Saint-Bon. Dunque il ragionamento dell'onorevole Billia sta per intiero, ed è esatto. Ma, ripeto, questa è una questione che non conviene
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(Rumori ed agitazioni nella Camera)
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soltanto dallo Statuto, non mai da un regolamento, ed è con questo criterio che io credo non si possa accettare la proposta dell'onorevole Vastarini
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delicatezza che deve aver plauso da noi, ed è appunto per omaggio a questo sentimento che io propongo un ordine del giorno per autorizzare la
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Berti ministro di agricoltura e commercio. Io ed il mio collega saremmo pronti ad udire lo svolgimento di queste interrogazioni in una seduta
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vedove ed orfani e restituzione in tempo per presentare le domande. (116)
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Di Sant'Onofrio. Trattandosi di interessi che richiedono una tutela immediata, ed essendo conveniente che il paese conosca con sollecitudine in
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Accademia della crusca
